martedì 17 maggio 2016

Nuova conferenza dei servizi per il biogas illegittimo: esito negativo.

Care cittadine e cari cittadini,


 si è svolta mercoledì 11 maggio u.s. ad Ancona la conferenza dei servizi, convocata dalla Regione Marcheavente per oggetto “la convalida dell’autorizzazione ex tunc rilasciata con Decreto n. 52/EFR del 05/06/2012 “ per  l’impianto  a biogas di Sarrocciano di Corridonia. In ballo la marea di incentivi pubblicicirca 7.000,00 euro al giorno. Soldi provenienti dalle nostre tasche e che invece dovrebbero essere utilizzati per incentivare aziende con progetti seri ed ecosostenibili.
I lauti incentivi erano già stati garantiti ai biogasisti da G.M. Spacca nella sua passata legislatura. Per accelerare i processi autorizzativi del biogas nelle Marche, circa una quarantina di impianti tra cui quello di Corridonia, l'ex-presidente aveva ben pensato di far votare ai suoi, tra cui i fedelissimi Giannini e Sciapichetti (la prima ben ricompensata dal neogovernatore Ceriscioli, per la sua devozione, con incarichi profumatamente retribuiti; il secondo riconfermato nell’attuale legislatura come Assessore all’Ambiente), di approvare la legge 3/2012 che escludeva dalla procedura di V.I.A. gli impianti che non superavano i 999kwe di potenza. Ci risulta, tra l’altro, che la stessa centrale sia stata incentivata per una potenza maggiore rispetto a quella dichiarata.
Ma i cittadini ed alcuni sindaci fiutarono fin da subito l’imbroglio ed agirono nelle sedi appropriate, per far valere i loro sacrosanti diritti, giungendo come per Corridonia, all’annullamento dell’autorizzazione con sentenza definitiva emessa anche dal Consiglio di Stato. Sulla Valutazione d’Impatto Ambientale invece, concessa dalla Provincia di Macerata, addirittura postuma, cioè ad impianto ultimato, è stata chiamata ad esprimersi dal TAR Marche la Corte Europea che a breve dovrebbe pronunciarsi. 
Ora, quando tutto sembrava aver preso la giusta via per arrivare allo smantellamento dell’impianto, accade che sul tavolo dell’Ufficio regionale per le Autorizzazioni Energetiche si trovi, in attesa di convalida, quella stessa autorizzazione!
I funzionari Dott. Smargiasso e Dott.ssa Tibaldi, vista l’anomalia della richiesta, hanno interpellato l’ufficio legale della Regione: lo stesso che affermava la legittimità della legge L.R. 3/2012, salvo poi essere smentito dalla Corte Costituzionale. A tal proposito, per l’attuale richiesta di autorizzazione, si è espresso positivamente (non rilasciando però alcun parere scritto) un certo avv. Iorio, senza tuttavia chiarire se il procedimento trattasse di rinnovo ex tunc o di nuova autorizzazione. Addirittura, in sede di conferenza dei servizi, lo stesso avv. Iorio, incalzato più volte dall’avv. Luca Forte, che ha egregiamente rappresentato il Comune di Corridonia nel sostenere l’illegittimità del procedimento in corso, altro non ha fatto che alzare i tacchi ed uscire dall’ufficio. Questi sono i professionisti di cui si serve la Regione Marche e che purtroppo noi paghiamo! 
Quindi la VBIO1, rappresentata dal sig. Pesaresinon avendo la possibilità di replicare sul profilo legale, per mancanza di argomentazioni a  favorevoli, ha preteso dagli Enti presenti di limitarsi esclusivamente ad osservazioni tecniche ed all’analisi del progetto, come se questo fosse avulso dal contesto antropologico ed ambientale. Vedremo se il sig. Pesaresi userà la stessa sfrontatezza con i giudici del processo “green profit”, che saranno chiamati a giudicarlo il prossimo 15 giugno ad Ancona sull’affaire biogas Marche.
Analizzando il progetto nel merito, l'A.R.P.A.M. ha dichiarato che il progetto deve essere cambiato per abbassare le emissioni atmosferiche: niente di nuovo, visto che l’impianto è sotto sequestro, confermato anche dalla Cassazione, per emissioni di COT nove volte sopra i limiti di legge consentiti! Il Servizio Ambiente ed Agricoltura della Regione lo ha criticato sulla base delle nuove normative circa la reperibilità di biomassa e sugli spandimenti del digestato. Inoltre, la Soprintendenza alle belle Arti non ritiene l’impianto idoneo al sito in cui è stato impiantato, vista la vicinanza con la Grancia Benedettina, esprimendo, nella nota inviata, perplessità per non essere stato interpellato in precedenza. Quindi, anche sotto questi aspetti, noi cittadini non abbiamo nulla da star sereni: il progetto, a detta dei tecnici, risulta già essere obsoleto e per niente in linea con le nuove direttive nazionali e comunitarie che regolano questo tipo di impianti, senza aver ancora la conferenza dei servizi esaminato il grave problema del cumulo con l’altro impianto di Fontemurata di Morrovalle, sito nelle immediate vicinanze (come evidenziato dal Comitato Salute e Conservazione del Territorio per Corridonia nella diffida inviata alla Regione).
Assistiamo all'ennesimo tentativo di raggirare le norme vigenti da parte della Regione Marche, che, anche se a guida Ceriscioli, forte di una propaganda pre-elettorale in cui prometteva il rinnovamentocontinua a non capire le richieste, anzi, rischia di impantanarsi sempre di piùnon essendo in grado di gestire le prepotenze degli speculatori pseudoimprenditori biogasisti. Una Regione che, ancora una volta, non ascolta i cittadini e le amministrazioni che li rappresentano, ma è in balia delle lobby affaristiche.
Di sicuro ci sarà un'altra conferenza dei servizi e noi torneremo all'attacco, dopo la diffida alla Regione, con un nuovo esposto in Procura.
Perché siamo cittadini e non sudditi.
 
 

venerdì 6 maggio 2016

Biogas illegittimo, si ricomincia.

Care cittadine e cari cittadini,


vi informiamo sulle importanti novità della vertenza biogas illegittimo a Corridonia.

Partiamo dal processo Green Profit in corso: alla quinta udienza i Pubblici Ministeri hanno depositato le loro memorie sulle indagini svolte, che vedono coinvolto anche il proponente della centrale a biogas di Corridonia. I giudici, a seguito delle richieste degli accusati, hanno posticipato la decisione per il rinvio a giudizio al prossimo 15 giugno.

Nel frattempo il TAR Marche si è pronunciato sul ricorso del Comune di Corridonia ed ha inviato la decisione sulla legittimità della V.I.A. postuma (cioè ad impianto ultimato e funzionante) per la centrale a biogas di Corridonia alla Corte di Giustizia Europea. Ricordiamo che l'autorizzazione per la centrale a biogas era stata annullata proprio per mancanza della V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale), procedura che per legge va espletata prima della costruzione dell'impianto.

Ora la VBIO1 vorrebbe sanare l'abuso grazie alle valutazioni sbagliate della Provincia di Macerata. L’inghippo di sicuro c’è, visto che per impianti uguali, la Provincia di Ancona non si è espressa a favore di tale procedura postuma.

Gli im-prenditori del biogas speculativo tornano alla carica, in Regione, puntando ad ottenere una “nuova autorizzazione” con effetto retroattivo per gli impianti già realizzati. Questo vale per gli impianti di Corridonia e di Loro Piceno, i quali garantirebbero ai prenditori i sostanziosi incentivi del 2012, 6713 euro giornalieri per 15 anni ogni centrale.
La questione sembra essere ancora una volta di estrema urgenza dato che è stata fissata la conferenza dei servizi per il prossimo 11 maggio!

Non si capisce come la Regione, possa aver indetto una conferenza dei servizi su una richiesta così assurda, avanzata ancora una volta, dai soliti pseudo imprenditori biogasisti. L’ennesimo tentativo confusionario di far “rivivere” questi eco-mostri, da parte degli uffici della Regione e soprattutto dall'assessore all'Ambiente Sciapichetti, ci lascia esterrefatti! Quest’ultimo, in particolare, conosce perfettamente l’iter autorizzativo delle due centrali (Corridonia e Loro Piceno), che ha generato una pioggia di ricorsi clamorosamente persi dalla Regione presso il TAR, il Consiglio di Stato e persino presso la Corte Costituzionale. Dimentica forse di aver fatto parte anche della Commissione d'Inchiesta istituita proprio presso la Regione per tentare di far luce sulle responsabilità politiche legate alla vicenda?

Le questioni che si cerca di insabbiare sono in realtà molteplici: si vuole rinnovare un’autorizzazione, quella della centrale di Sarrocciano di Corridonia (lo stesso vale per quella di Loro Piceno) il cui progetto autorizzato nel 2012 fa acqua (o meglio gas), da tutte le parti. L'impianto risulta essere ancora sotto sequestro della Procura di Macerata, grazie al Procuratore Giorgio, per lo sforamento di ben 9 volte i limiti di legge consentiti per le emissioni di COT (carbonio organico totale). Oltre a questo c'è anche il processo penale “green profit” in cui sono coinvolti i dirigenti delle due centrali: i reati ipotizzati vanno dall'abuso edilizio, falso ideologico e gestione di rifiuti non autorizzata.

Ci dispiace per l’assessore ambiente Schiapichetti che i cittadini, per fortuna, non dimenticano. Come cittadini siamo sempre più stufi di vedere calpestati i nostri diritti, la legalità e la tutela dell'ambiente ad opera di certi “prenditori” di soldi pubblici che cercano di bloccare, tramite infiniti ricorsi, decisioni sancite dai Tribunali, e di delegittimare le Istituzioni. Prenditori che, imprudentemente, non aspettano gli esiti dei processi a loro carico e forzano la mano nella cosa pubblica, nel tentativo di dimostrare tutto il loro potere.

…Errare è umano, perseverare è diabolico.
Siamo cittadini e non sudditi!
COMITATO SALUTE E CONSERVAZIONE DEL TERRITORIO PER CORRIDONIA.

Ps: vi consigliamo un importante articolo sulla vicenda, scritto da Giuseppe Bommarito.