venerdì 24 gennaio 2014

Tre Comuni ricorrono contro l'assoggettamento a VIA biogas Corridonia‏

Care cittadine e cari cittadini,

il Consiglio Comunale di Morrovalle è stato convocato d’urgenza il 22 gennaio su richiesta della minoranza per discutere sulla determina della Provincia di Macerata che ha ammesso a Via postuma la centrale a biogas di Sarrocciano (Corridonia).
Il Consiglio ha deliberato, all’unanimità, di ricorrere contro la stessa delibera dell'ente provinciale e di costituirsi in giudizio contro il ricorso presentato dalla VBIO1 proprietaria della centrale di Sarrocciano.

Un passo importante, quello di Morrovalle, che fa seguito a quello di Corridonia ed al quale si aggiunge anche il Comune di Monte San Giusto. Come avvenne con le delibere congiunte del novembre 2012, le tre Amministrazioni sono unite allo scopo di fermare lo scempio ambientale che si sta perpetrando a scapito della collettività, per l’arricchimento di pochi.

Ribadiamo ancora con forza il nostro diritto alla salute, alla tutela dell'ambiente ed alla proprietà, auspicando che poi, le sentenze vengano rispettate ed applicate. Nostante il Tar abbia annullato l’autorizzazione della centrale di Corridonia, dopo oltre tre mesi, siamo ancora in attesa che la Regione Marche ne decreti lo spegnimento!

Il comitato

ps: il comitato parlerà stasera alle 22:40 su Radio Aut Marche. http://www.radioautmarche.it/

martedì 21 gennaio 2014

LETTERA APERTA AD ISTITUZIONI PUBBLICHE, ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE PARTITI‏


Con soddisfazione prendiamo atto della presa di coscienza del PD provinciale, delle associazioni ambientaliste e dei Sindaci  riguardo l’illegittimità della proposta di legge regionale sul biogas.

Vogliamo ricordare con forza che la centrale di Corridonia, la cui autorizzazione è stata annullata dal Tar e nonostante si sia anche pronunciato il Consiglio di Stato respingendo la richiesta di sospensiva, è ancora in funzione.

Sono in ballo: il nostro territorio e la salute dei cittadini dato che da oltre un anno continua a funzionare senza il benchè minimo controllo!
Non è possibile, in uno stato di diritto, forzare  le regole democratiche e non ottemperare alle sentenze.

Non solo, da quando è stata emessa la sentenza del Tar ancora non esiste un piano di spegnimento della centrale, ma la stessa regione Marche ingiustificatamente ha concesso rinvii, lasciando scorrere più di tre mesi.

Ora noi ci chiediamo: perchè non è stato intimato all'azienda di non alimentare più il digestore, condizione primaria affinchè si arrivi poi allo spegnimento?
Perché si tollera chi si mette al di sopra della legge e del rispetto delle regole (usando toni di scorrettezza ed arroganza assoluta), percependo finanziamenti pubblici e non si intervenire in maniera appropriata?

Non vorremmo che, passata la "sollevata di scudi", trascorsa la bufera e la caccia “all’untore", volendo ben impressionare l’opinione pubblica, la soluzione per salvare ”capra e cavolo” sia la classica "sanatoria all’italiana".

C’è un passo nelle dichiarazioni date alla stampa importante: <<il partito democratico è intenzionato ad aprire una verifica tra il gruppo dei consiglieri regionali e i propri sindaci, per giungere ad un testo condiviso>>, così da far quadrare il cerchio.
Ci auguriamo che finalmente non venga penalizzato il nostro territorio ed i suoi abitanti presenti e futuri. Vedremo presto quale sarà l'epilogo! Ci auguriamo che le cose "siano fatte come vanno fatte"!

Il comitato

ps: mecoledì 22 gennaio alle 21:00 si terrà il Consiglio Comunale straordinario a Morrovalle sul tema biogas Sarrocciano.

venerdì 10 gennaio 2014

Biogas: Spacca il piazzista consumato

Care cittadine e cari cittadini,


Spacca è costretto a fare una conferenza stampa per alzare una coltre di fumo e annebbiare gli sguardi dell'opinione pubblica. Da piazzista consumato com'è spaccia la proposta di legge della Giunta come necessaria al piano energetico regionale.

La grande operazione nasconde tutt'altro intento e sembra, in realtà, voluta dai biogassisti per continuare a percepire gli ingenti finanziamenti pubblici. La produzione di energia elettrica tra l'altro, data la crisi economico-industriale in corso, risulta in eccesso rispetto ai consumi ed alle esigenze produttive attuali.

Col DGR n°1682 la Giunta propone al Consiglio Regionale di varare una legge che “RINNOVA” le autorizzazioni per gli impianti a biogas. Avete letto bene. Verranno disapplicati i dispositivi del TAR con i quali sono state annullate le autorizzazioni contestate da cittadini, comitati e Amministrazioni.
Quelle autorizzazioni che erano state annullate perché non era stata effettuata la VIA, ora si vorrebbero magicamente “RINNOVARE”, ancora una volta, senza VIA, andando contro le norme attuali e la Costituzione.

Per primo ribadiamo che la VIA è una precondizione fondamentale all'autorizzazione ed è illegittimo farla dopo la costruzione degli impianti.
Per secondo affermiamo, con forza, che la Regione vuol rimediare ad un errore commettendone uno altro più grave.
Propone una legge illegittima e, cosa ancor più grave, interferisce sul potere giudiziario, a completo sfregio della “divisione dei poteri dello stato”, rischiando di scivolare verso un pericoloso autoritarismo.

È questo che i promotori del DGR vogliono fare?
Lo spieghino Spacca, Canzian (PD), Giannini (PD), Giorgi (CD), Luchetti (PD), Malaspina (UDC), Marcolini e Mezzolani (PD) agli elettori!

Si prendano le responsabilità personali verso l’Unione Europea dato che la legge capestro comporterà infrazioni per l'inottemperanza alle direttive comunitarie, farà bruciare altre risorse pubbliche ed aumenterà il conflitto legale tra Stato, comunità locali, Enti, cittadini ed imprese.

Le proposte di legge regionali non devono scivolare sulla falsa riga di eventuali ricatti di privati (im)prenditori e convenienze di alcun tipo, devono attenersi invece alle normative in vigore e non stravolgere le più elementari norme dello Stato e comunitarie.
Questo vorremo dire, insieme agli altri comitati, alla IV Commissione del Consiglio Regionale che discuterà della legge ed alla quale abbiamo richiesto urgente audizione.

Il comitato