martedì 3 dicembre 2013

Cena sociale per sostenere il comitato

Care cittadine e cari cittadini,

siete inviatati alla CENA SOCIALE del comitato che si terrà il 14 dicembre 2013, alle ore 20:30, al ristorante “Primo piatto”
uscita superstrata Civitanova Marche zona industriale (dopo il vivaio Pellegrini sulla destra).

Festeggiamo insieme il 1 anno di impegno per la tutela del nostro territorio, della salute e della proprietà.

La quota di partecipazione è di € 20 adulti, bambini metà prezzo.

MENU’:
Affettato,
Gnocchi Gorgonzola e Speck,
Tagliatelle al Ragù,
Arista al Forno e Patate,
anettone e spumante per tutti,
Caffè e Bevande
.
E` gradita la prenotazione 333 6319936 – 389 6874118 comitatosaluteterritorio@hotmail.it

PRIMO PIATTO Via Gobetti, 158 zona ind.le A tel. 348 6887858 - 62012 CIVITANOVA MARCHE

giovedì 28 novembre 2013

Il comitato non demorde‏

Care cittadine e cari cittadini,

nei giorni scorsi abbiamo appreso dai giornali che, secondo la Campomaggio 86 proprietaria della centrale a biogas di Morrovalle, non ci sarebbe stato alcun inquinamento. Sapere che tutto va bene ci rincuora, ma vogliamo vederci chiaro. Sentire la versione di chi che ha costruito abusivamente, in quel sito, sei edifici e che è sotto indagine della magistratura, non ci rassicura per niente. Così abbiamo chiesto di avere le analisi dell'Arpam sperando di ottenerle, cosa che è avvenuta per le ultime richieste.

Altre richieste e segnalazioni, invece, giacciono nelle stanze delle Amministrazioni locali. Le domande sulla regolarità dello spandimento del digestato a Corridonia e sulla salubrità degli ortaggi cresciuti affianco alla centrale a biogas di Sarrocciano, rimangono ancora senza risposta. 
Abbiamo fino ad oggi agito con spirito collaborativo con le Istituzioni locali per risolvere problematiche ambientali, civili ed economiche imposteci dall'alto. Ma la collaborazione deve essere reciproca.

Nel caso della centrale a biogas di Corridonia, il TAR Marche ha disposto lo scorso 10 ottobre l'annullamento dell'autorizzazione, ma è come se non fosse cambiato nulla. La Regione Marche e la VBIO1 sembrano infatti prender tempo, lasciando funzionare la centrale fino ad ipotetico rilascio della VIA postuma, proprio per non perdere un giorno di finanziamenti pubblici. Chi altro vuol essere complice a questa combine?

Da parte nostra impediremmo che vengano erogati soldi pubblici ad impianto abusivo e rimetteremo in discussione anche quelli già erogati.

Il comitato.

PS: Il Consiglio Comunale di Corridonia è convocato per Venerdì 29 Novembre 2013 ore 20.30.
Al primo ordine del giorno c'è l'interrogazione sulla Delibera di Giunta 257/13 (incarico per VIA).
All'ultimo ordine c'è la mozione relativa all'ottemperanza della sentenza TAR Marche 659/13 (annullamento autorizzazione centrale biogas Sarrociano)

giovedì 21 novembre 2013

La VBIO1 perde ancora in tribunale, ma la centrale funziona‏

Care cittadine e cari cittadini,

con l'ordinanza n.4587/13 del Consiglio di Stato è stato rigettato il ricorso promosso dalla VBIO1 contro l'annullamento della centrale a biogas di Sarrocciano. Il comitato si è costituito ad adiuvandum al ricorso del Comune di Corridonia ed ha compiuto insieme un ulteriore passo verso l'obiettivo comune: lo smantellamento della centrale ed il ripristino della legalità.

Sempre più forte è la necessità di applicare la sentenza che rende abusiva la centrale a biogas di Corridonia e spegnere l'impianto. Considerati i compiti di controllo delle emissioni in atmosfera da parte della Provincia di Macerata e quelli dell'Autorità Sanitaria Locale del Sindaco di Corridonia, abbiamo sollecitato i due enti ad attivarsi a tal proposito.

Il Sindaco ha il compito specifico di tutelare la collettività, quindi la salute dei cittadini e l'integrità del territorio, esso non può derogare al suo preciso compito istituzionale indipendentemente dagli altri enti, vista la sovranità che ha sul suo territorio, anche in qualità di Ufficiale Sanitario.

Non si comprende, fra l'altro, come mai dopo oltre quaranta giorni dalla sentenza del TAR, ancora si giochi al rimpallo delle responsabilità tra i vari enti. Per la popolazione ciò significherebbe non vedere rispettati i propri diritti.

Come contribuenti della Regione Marche, infine, rinviamo al mittente le minaccie della Viridis che chiede altre somme di denaro pubblico. Troppi soldi sono stati sottratti alla collettività per meri interessi individuali. Si è voluto rischiare di costruire e lucrare contro le normative, scaricando i problemi sui cittatini, e si è sbagliato. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Ps: sulla questione biogas Corridonia il prossimo Consiglio Comunale del 29/11 ci sarà un interrogazione e una mozione presentata dal gruppo Lista Civica e Corridonia Città Virtuosa. La mozione vuol impegnare il Sindaco e la Giunta ad un spegnimento immediato e la messa in sicurezza della centrale.

Il comitato

giovedì 7 novembre 2013

Spandimento digestato Corridonia‏

Care cittadine e cari cittadini,

per non essere complici dell'atteggiamento di chi preferisce non vedere o, peggio, considera irrilevanti alcuni accadimenti, vi inoltriamo quest'ennesima segnalazione affinché essa cambi lo stato delle cose, sotto il peso dei tanti esposti e denunce fatte fino ad oggi.

Le foto inviateci da diversi cittadini sono eloquenti. 
La pratica di spandimento del digestato, nei pressi della centrale a biogas a Sarrocciano, è al limite della legge.

Ci domandiamo come fanno costoro a rispettare il limite di concentrazione dei nitrati, specialmente in una zona posta sotto tutela del "varco fluviale", se si spande grossi quantitativi di digestato in una breve porzione di terreno?
Sopratutto, chi è che sta effettuando lo spandimento? La VBIO1, come dimostra le foto dell'autocisterna che rientra nell'impianto a biogas oramai dichiarato abusivo dal TAR, o la Campomaggio86, oppure, tutte due insieme?

Da tempo denunciamo il fatto che la forte carica chimica e batterica, presente nel digestato prodotto dalle centrali a biogas, può inquinare i terreni e le acque. Non possiamo stare a guardare.

Anche perché sarà prossima la raccolta di lattuga, coltivata in maniera estensiva nei campi confinanti all'impianto di Sarrocciano. Se quell'ortaggio ha respirato i gas di scarico della centrale a biogas di Sarrocciano, ora su quale tavola sarà mangiata quella lattuga?

Ci rivolgiamo alle istituzioni locali a far chiarezza su tutto ciò, parafrasando una vecchia ma attuale frase <<Fino a quando, Catilina, intendi abusare della nostra pazienza?>>.

Il comitato





 

giovedì 31 ottobre 2013

Resoconto incontro pubblico biogas 28/10/13‏‏

Care cittadine e cari cittadini,


lunedì sera si è svolto l'undicesimo incontro pubblico promosso dal Comitato Salute e conservazione del territorio per Corridonia sul tema:- "APPLICHIAMO LA SENTENZA DEL TAR".
Hanno partecipato singoli ed associazioni, oltre che i Sindaci di Corridonia, Monte San Giusto, Morrovalle e il Consigliere regionale Marangoni.

Adriano Mei, coordinatore dei Comitati in Rete, e l'avv. Corrado Canafoglia, presidente Regionale dell’Unione Nazionale Consumatori, hanno fatto il punto della situazione dopo che il TAR delle Marche (con sentenza n. 659 del 2013) ha annullato l'autorizzazione concessa il 5/6/2012 dell'impianto a biogas di Sarrocciano di proprietà della ditta VBIO1.

Il ragionamento offerto dai relatori è stato semplice:

- La VBIO1 è tenuta a comunicare al Gestore del Servizio Energetico gli estremi della sentenza, affinchè la ditta agisca nella legalità.

- La stessa Regione Marche deve dare comunicazione della sentenza al GSE in ottemperanza alla sentenza del TAR, altrimenti verrebbe ancora una volta violata la legge.

- La Provincia di Macerata ha, per legge, il controllo delle emissioni in armosfera, quindi crediamo che sia opportuno che la stessa verifichi se l'impianto di Sarrocciano, senza autorizzazione, emetta inquinanti in atmosfera.
Facciamo notare che negli ultimi giorni i mezzi che trasportano biomassa hanno continuato ad entrare nell'impianto come se nulla fosse accaduto. L'orientamento a tutela dell'ambiente, più volte esternato dal Presidente della Provincia Pettinari e dall'Assessore all’ ambiente Biagiola, ci lasciano ben sperare in un pronto intervento.

- Il Comune di Corridonia, visto che ne ha la competenza, deve constatare il grave abuso edilizio (costruzione di un manufatto senza concessione) e avviare l'accertamento delle responsabilità nonché il percorso per lo smantellamento della centrale. Auspichiamo che il Sindaco agisca in questa direzione, come per altro ha già dichiarato sulla stampa <<fosse per me andrebbe smantellata>>.

- Per quanto riguarda gli sversamenti di materiale inquinante da parte di numerosi impianti a biogas della zona, ribadiamo la necessità di individuare i responsabili e accertare i danni subiti dal territorio, esigendone che gli stessi siano posti a carico degli inquinatori.

Dal canto nostro pensiamo che non si possa più tollerare, nell'attuale e difficile momento storico ed economico, questa dannosa ed assurda guerra tra Amministrazioni-Prenditori-Cittadini che altro non fa che gravare sulle nostre tasche.
Noi cittadini vigileremo su tutti i passaggi sopra mensionati e possono star tranquilli i soggetti citati che agiremo per vie legali qualora si volesse, ancora una volta, violare la legge e i diritti costituzionali.

Per questo prosegue la raccolta di adesioni per costituirsi in parte civile sia nel procedimento penale aperto presso il tribunale di Ancona, sia in sede danni da inquinamento. In questo anno abbiamo imparato che anche noi cittadini possiamo contare, nonostante il potere degli im-prenditori e l'inefficienza di politici e burocrati pubblici.


Non ci fermeremo finché la centrale di Sarrocciano, dannosa, inutile e costosa non sarà fermata definitivamente.

SIAMO CITTADINI NON SUDDITI

Il Comitato

mercoledì 23 ottobre 2013

Incontro pubblico 28 ottobre: Applichiamo la sentenza del TAR‏

Care cittadine e cari cittadini,

l'autunno avanza ma non è il nostro.

La Regione e gli approfittatori rimangono arroccati nello scandalo-biogas, mentre la mobilitazione a tutela dei diritti non diminuisce dopo un intenso anno di attività. Essa si espande e coinvolge nuovi soggetti per la difesa del territorio.

In merito alla Via chiesta dalla VBIO1 per l'impianto a biogas di Corridonia, oltre al comitato, hanno presentato osservazioni i Comuni di Corridonia, Morrovalle, Monte San giusto, il gruppo consiliare Aria Nuova Morrovalle, singoli cittadini e il Movimento 5 Stelle di Morrovalle.
Poi abbiamo anche presentato, insieme al comitato Petriolo per il Territorio, delle osservazioni riguardanti la VIA della centrale a biogas di Loro Piceno della VBIO2. Troppo vivo è ancora il ricordo degli sversamenti avvenuti a marzo quando i liquami dell'impianto uscirono dall'impianto ed inquinarono il Fiastra.

Il coro degli interventi é stato variegato ma unanime: le Valutazione d'Impatto Ambientale, dopo che le centrali sono state costruite, non si può fare!
Ora aspettiamo delle decisioni in tal senso da parte dell'Ente Provinciale.

Parleremo di questo e della recente sentenza del TAR, che ha annullato l’autorizzazione della centrale a biogas di Corridonia, all'incontro pubblico di lunedì 28 ottobre ore 21:00 presso il cineteatro L. Lanzi di Corridonia, piazza San Pietro, dal titolo: Applichiamo la sentenza del TAR.

Programma dell'incontro:

21:00 - introduzione del comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia"

21:30 - Adriano Mei, coordinatore Comitati in Rete

22:00 - avv. Corrado Canafoglia, rappresentante Unione Nazionale dei Consumatori

22:30 - Parola ai Sindaci ed ai CITTADINI.

Prendiamo parte alla mobilitazione.
Siamo cittadini, non sudditi.

Il comitato

venerdì 11 ottobre 2013

BIOGAS SARROCCIANO: PRIMA VITTORIA. IL TAR ANNULLA L'AUTORIZZAZIONE REGIONALE

Il TAR Marche ha annullato su istanza del Comune di Corridonia, sostenuto in giudizio dall'intervento del Comitato, l'autorizzazione Regionale per l'impianto a biogas di Sarrocciano.

La sentenza segue, ed in qualche passaggio precisa, quella precedente emessa dallo stesso tribunale nel caso Camerata Picena.

Dunque avevamo ragione, lo diciamo da oltre un anno, avevamo proposto alla regione Marche di sospendere gli effetti delle autorizzazioni rilasciate, ci siamo battuti contro poteri forti e funzionari pubblici discussi e discutibili, contro una Giunta Regionale sorda a qualsiasi misura di prudenza e buon senso.

Una domanda ci sorge spontanea: perchè mai due alti funzionari come il Minetti ed il Costanzi continuano a prendere lauti stipendi ed a "lavorare" per coprire l'inefficacia della loro azione (ed i danni che ne risultano ai cittadini della Regione Marche)?

Una seconda domanda la poniamo al sig. Pesaresi, con chi e quando lo stesso si era accordato con la Regione Marche (coi politici, coi funzionari, con ambedue)? Non crede il sig. Pesaresi che una volta gettato il sasso sia piuttosto puerile ritirare la mano?

La soddisfazione per questo risultato non ci deve fare abbassare la guardia. Infatti troppo alta è la posta in palio: per noi salute e tutela dei beni; per i proponenti una montagna di soldi pubblici; per i funzionari regionali motivare il loro "accanimento" contro le richieste dei cittadini.

Quando si ha ragione, la si sa sostenere e quando siamo in tanti a farlo, si può vincere anche contro personaggi e strutture "importantissime".

Vogliamo la chiusura definitiva e lo smantellamento del biogas di Sarrocciano, il pagamento dei danni causati dagli sversamenti, il respingimento per improcedibilità delle pratiche V.I.A. "a sanatoria" avviate a Sarrocciano e Petriolo, chiarezza e tempi giusti per l'indagine promossa a carico di funzionari regionali ed altri per la vicenda biogas.

Per relazionare sullo stato delle vertenze e per illustrare le cose da fare convocheremo a breve un incontro pubblico.


Abbiamo appreso e non ce ne scorderemo più,
SIAMO CITTADINI NON SUDDITI

Comitato Salute e conservazione del territorio per Corridonia
Comitato Petriolo per il territorio

Comitato no biomasse Santa Maria Apparente

comitatinrete.it

venerdì 27 settembre 2013

Osservazioni VIA biogas Corridonia‏

Care cittadine e cari cittadini,

il comitato sta organizzando incontri con singoli ed associazioni per ultimare la raccolta delle deleghe contro gli sversamenti delle centrali biogas di Morrovalle, Loro Piceno e Bivio Cascinare (vedi allegato). Domenica 29/09/2013 saremo anche a Trodica di Morrovalle, zona Pegaso dalle 10:00 alle 13:00, per permettere di firmare a coloro che ancora non l'avessero fatto.

La Provincia di Macerata ha intanto avviato la pratica per la Valutazione di Impatto Ambientale richiesta dalla proprietà della centrale di Sarrocciano (la documentazione dell'impianto nel seguente sito). 
Faremo sentire tutte le nostre motivazioni contro il prosieguo del procedimento ed il rilascio di una VIA positiva. Il motivo è semplice: non si possono rilasciare valutazioni ambientali a posteriori.
Abbiamo chiesto anche ai Comuni interessati Corridonia, Morrovalle e Monte San Giusto di condividere nelle sedi opportune la nostra battaglia.

Ora, che ci stiamo avvicinando al primo anno di attività del comitato, sentiamo ancora vive le motivazioni che ci hanno indotto ad unirci per la tutela dei nostri diritti. E mentre le posizioni dei bio-speculatori e della Regione Marche traballano, la situazione a Sarrocciano non migliora. L'impianto a biogas devono essere completati i lavori, ma da tempo la centrale produce illegittimamente gas, elettricità e tanto digestato senza che le istituzioni facciano il proprio dovere. 
Non tolleravamo questo stato di cose ieri e non lo tolleriamo oggi.

Si metta il cuore in pace la Viridis, scivolata nella mistificazione della realtà in un recente articolo apparso sulla stampa. Altri soldi dovrà spendere per indennizzare i diritti dei terzi e smantellare l'impianto.

Siamo cittadini, non sudditi.
Il comitato

giovedì 29 agosto 2013

La VBIO1 rimescola le carte e chiede la V.I.A.

Care cittadine e cari cittadini,

il comitato torna dalla sosta estiva riavviando l'opera di condivisione delle informazioni sulla vicenda biogas, iniziata oramai circa un anno fà.

Le vacanze 2013 si sono avviate, purtroppo, con il terzo incidente in cinque mesi avvenuto in una centrale a biogas e che ha interessato il territorio maceratese. Una marea nera di liquami provenienti dalla centrale di Bivio Cascinare ha inquinato il Chienti ed il mare.
Sarebbe stato opportuno rivedere i sistemi di sicurezza e sospendere il funzionamento delle decine di impianti autorizzati irregolarmente, ma gli uffici regionali non sono interressati a questo. Preme loro tutelare le posizioni, da tempo non più difendibili, di politici e dirigenti regionali, oltre che cercare di trovare una scappatoglia agli speculatori.
Quest'ultimo lo si legge nella lettera del Geom. Cavallone, il funzionario che sostituisce l'Ing. Calvarese pluri indagato, nella quale si sollecita l'impresa proprietaria dell'impianto a biogas di Camerata Picena a presentare richiesta di assoggettamento a V.I.A. Ricoridiamo il TAR si è espresso bocciando l'autorizzazione proprio per l'assenza di V.I.A.

Ora anche la VBIO1 ha richiesto l'avvio dello screening per la V.I.A. per l'impianto di Sarrocciano comunicandolo al Comune di Corridonia, Morrovalle ma non a Monte San Giusto. Detta procedura compete alla Provincia di Macerata che dovrà valutare se per tale progetto occorre la V.I.A. In un secondo momento, qualora la richiesta venisse accettata, inizierà la valutazione vera e propria, dagli esiti per nulla scontati.

Questa è la beffa di ferragosto perpetuata dalla VBIO1 e dall'Ente regionale. Un chiaro insulto alla legalità, ai cittadini ed alla decenza.
Due anni fa la Regione varò, contro l'ordinamento giuridico, norme ad aziendam al fine di esonerare tali impianti dalla valutazione. Subito dopo il procedimento di V.I.A. in precedenza avviato dalla Provincia fu sospeso a dicembre 2011, proprio su richiesta del proponente che rischiava di non veder approvato l'impianto. La stessa VBIO1 che ora, invece, richiede la valutazione perché la legge, il TAR e la sentenza 93 della Corte Costituzionale dicono che è obbligatoria..

Oggi l'impianto a biogas di Corridonia è quasi ultimato ed i prenditori di soldi pubblici vorrebbero dargli una parvenza di regolarità. Ribadiamo che la VIA è una precondizione indispensabile per la costruzione delle centrali e non un contentino da dare ai cittadini dopo che la centrale è entrata in esercizio contro le regole.

Intraprenderemo a breve azioni legali per la tutela dei nostri diritti di cittadini. E a nulla servirà la finzione di normalità, in atto in questi giorni, nel cantiere della VBIO1 dove stanno arrivando grossi quantitativi di biomassa, in vista della visita della Commissione regionale d'inchiesta.


Siamo cittadini, non sudditi.

Ps: dal BUR del Comune di Corridonia (http://www.comune.corridonia.mc.it/?page_id=3397) potete trovare la richiesta di assoggettabilità di cui sopra.
Informiamo che i soggetti interessati dagli effetti della centrale possono inviare osservazioni sul progetto alla Provincia di Macerata (http://ambiente.provincia.mc.it/?micro=11473&page_id=12584)







giovedì 8 agosto 2013

Biogas: inquinamento nel Chienti e nel mare

UN ALTRO GRAVISSIMO INCIDENTE IN UN IMPIANTO A BIOGAS

Apprendiamo da Cronache Maceratesi (vedi l'articolo) che un altro impianto a biogas ha sversato nel Chienti, tramite l'Ete Morto, determinando la chiusura degli stabilimenti balneari in Civitanova Marche e Porto Sant'Elpidio.

Gravissimi quindi i danni già registrati. Presumibilmente più grave quello derivante dall'inquinamento delle acque.

Recentemente i nostri comitati avevano denunciato le gravi situazioni di inquinamento del basso bacino del Chienti, di cui il biogas è solo l'ultimo fattore di causalita.

Torniamo a chiedere alle autorità competenti, magistratura e Sindaci, nonchè agli Enti strumentali (Arpam, Asur, organi di indagine) di fare il loro dovere a tutela dei cittadini, della loro salute e dei loro beni.

SEMPRE PIU' OPPORTUNA E GIUSTA APPARE LA DECISIONE CHE ABBIAMO ASSUNTO DI COSTITUIRCI PARTE CIVILE NEI PROCEDIMENTI IN CORSO PRESSO I TRIBUNALI MARCHIGIANI.

Informeremo sempre più la cittadinanza per costruire insieme una forza decisiva per aiutare magistratura ed organi inquirenti a fare piena luce sui fatti.


Comitato Petriolo per il Territorio
Comitato Salute e conservazione del territorio per Corridonia
Comitato No biomasse Santa Maria Apparente
Comitato Alta Fiastrella
Cultura Legalità Progresso
Comitatinrete

venerdì 2 agosto 2013

Audizione Commissione biogas ed incontro pubblico a Trodica di Morrovalle‏


Care cittadine e cari cittadini,

mercoledì 31 luglio il comitato ha partecipato alla visita alla centrale biogas di Morrovalle e all'audizione pubblica indette dalla Commissione d'inchiesta regionale sullo scandalo "biogas Marche".

Alla visita dell'impianto a biogas della Campomaggio 86, purtroppo, non sono potuti essere presenti i tecnici dei Comitati in Rete. Abbiamo ascoltato attentamente le spiegazioni forniteci dagli esperti che lavorano per l'azienda: la centrale a biogas - dicono - è all'avanguardia e la gestione dell'impianto insieme alla stalla rispetta il quadro normativo vigente. C'è dell'altro. La proprietà si è dimostrata gentile e disponibile a consegnarci la documentazione che finora i pubblici uffici non ci ha fornito.

La situazione sembrava idilliaca.
Noi abbiamo da sempre espresso alcun pregiudizio negativo nei confronti di qualsiasi imprenditore. Vogliamo, però, che siano rispettati i diritti costituzionali alla libera attività economica e alla tutela della proprietà privata. E questo deve valere anche per tutti coloro che vivono e lavorano vicino alle centrali a biogas.

Ci pare molto strano che, se tutto va bene come dicono loro, vi siano nella proprietà in questione sei edifici abusivi, silos collegati alla centrale a biogas abusivi, parti dell'impianto sottoposte a sigilli e un'indagine della Procura di Macerata tuttora in corso (vedi allegati).
Ma non vogliamo parlare soltanto dei gravi aspetti edilizi e gestionali. C'è la questione ambientale e sanitaria che ci sta particolarmente a cuore. 
Accertamenti del Corpo Forestale hanno dimostrato che la fertirrigazione viene fatta a Trodica di Morrovalle, nonostante esista un divieto categorico, in una zona vulnerabile ai nitriti. In alcuni pozzi dell'impianto sono state rilevate dall'Arpam, a marzo 2013, concentrazioni di alluminio, cromo totale, ferro, manganese, nichel, piombo, nitriti ben al di sopra della legge. Il procedimento di bonifica del sito, avviato dalla Provincia di Macerata, è fermo per via dell'impugnazione dell'atto da parte dell'azienda.
Altre problematiche legate alle emissioni in atmosfera sono sorte, durante l'audizione della Commissione presso l'hotel San Crispino, da parte dei cittadini presenti.

Non vogliamo arrogarci il potere di giudicare l'intera vicenda, ma vogliamo celeri e rassicuranti informazioni sulla salubrità del nostro territorio. Per questo, nel corso dell'incontro pubblico svolto nella serata di mercoledì, insieme ad Adriano Mei e all'Avv. Corrado Canafoglia si è discusso del ruolo attivo che i cittadini devono avere nella questione biogas. 
E' necessario che i cittadini si coalizzino e comincino un'azione extragiudiziale, tramite delle deleghe che si possono firmare contattando il comitato, in modo da affiancare il lavoro della Procura, difendere i diritti violati e perseguire i colpevoli.

C'è da iniziare subito. Durante il sopralluogo, infatti, abbiamo appreso la sconcertante notizia che per lo sversamento di liquami da parte della centrale a biogas di Loro Piceno, il quale ha causato l'inquinamento del Fiastra e la moria dei pesci, i colpevoli hanno pagato soltanto un'ammenda di "ottocento" euro per il ripopolamento del fiume. Ottocento euro e nessuna bonifica. 
Non è possibile che si continui su questa strada.

Siamo cittadini, non sudditi.
 



 

venerdì 26 luglio 2013

Incontro pubblico: BIOGAS? NO, vogliamo respirare legalità‏___ Audizione Commissione d'inchiesta biogas

Care cittadine e cari cittadini,

una recente sentenza del TAR Marche ha annullato l’autorizzazione della centrale a biogas di Camerata Picena. Essa è stata dichiarata nulla proprio perché non era stata effettuata la V.I.A. prevista dalla normativa europea. Come, del resto, non è stato fatto per gli impianti a biogas di Corridonia e Morrovalle.

A questo grave mancanza di un essenziale e obbligatoria procedura prevista dalla legge, si aggiungono i problemi quotidiani della gestione dell'impianto a biogas sito a Morrovalle: continui sversamenti di liquami, porzioni della centrale costruite abusivamente e il protrarsi nel tempo dell'inizio la bonifica del territorio già inquinato.

Vogliamo essere attori e non sudditi della nostra vita collettiva! Informiamoci sul da farsi.
Siente invitati a partecipare all'incontro pubblico di mercoledì 31 luglio 2013 ore 21:00 all'Hotel San Crispino di Trodica di Morrovalle (MC), via Dante Alighieri 222, dal titolo: BIOGAS? NO, vogliamo respirare legalità.

Programma dell'incontro:

21:15 - introduzione del comitato "Salute e conservazione del territorio per Corridonia"

21:30 - Avv. Corrado Canafoglia, rappresentante Unione Nazionale Consumatori
Azione extragiudiale per la rivendicazione dei diritti
22:00 - Adriano Mei, coordinatore Comitati in Rete
Biogas e legalità

22:30 - Parola ai Sindaci ed ai CITTADINI

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Comunichiamo che la Commissione d'inchiesta regionale è stata convocata per mercoledì 31 luglio a Trodica di Morrovalle.

I commissari prima visiteranno le centrali a biogas del territorio e poi ascolteranno in un audizione ufficiale i Sindaci ed i Comitati locali.
Coloro che vogliono fornire informazioni utili alla commissione, come per esempio esporre
le problematiche relative al malfunzionamento delle centrali a biogas del territorio, sono invitati a partecipare previa comunicazione con il comitato.

Saluti

giovedì 18 luglio 2013

Funzionamento centrale biogas di Corridonia con scarsità di biomassa‏

Care cittadine e cari cittadini,


le nubi provocate delle illegittime centrali a biogas continuano a diradarsi.

La sentenza del TAR N. 559/2013riguardante la centrale a biogas di Camerata Picena, ha disposto l'annullamento dell'autorizzazione regionale. Essa è la prima sentenza emanata dopo la bocciatura della L.R.3/2012 da parte della Corte Costituzionale e ciò lascia ben sperare. L'autorizzazione dell'impianto a biogas in questione è stata dichiarata nulla proprio perché non era stata effettuata la V.I.A. Come, del resto, non era stato fatto nel caso di Corridonia e in tutte le altre centrali.
Il TAR, tuttavia, conclude ordinando <<che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa>>.
Spetterà alla Regione Marche affrontare, dopo aver creato questo caos istituzionale, la vicenda biogas. E noi ci faremo trovare pronti a tale evenienza. 

Nel frattempo, però, continuiamo a segnalare le numerose opacità che osserviamo nella centrale a biogas di Sarrocciano.

Diversi cittadini che si sono trovati a passare nelle vicinanze dell'impianto hanno rilevato dei rumori sibilanti e continui provenienti dalla cabina del motore. E' stata notata anche la fuoriuscita di fumi presumibilmente dovuti a gas di combustione. Si ipotizza, così, una possibile accensione del motore per la produzione di energia elettrica.

Ci preme ricordare che la VBIO1 SA SRL ha avviato in data 22/12/2012 la fase di funzionamento ridotto dell'impianto per la produzione di biogas e corrente elettrica. Nonostante non sia stato ultimato il progetto autorizzato e che, quindi, non sia stata comunicata la fine dei lavori, l'impianto biogas di Sarrocciano sembra in funzione da tempo.

Stando, però, al progetto del proponente, l'impianto prevede in primis l'utilizzo giornaliero di 10 tonnellate di liquami, 11 tonnellate di insilati di mais, 11 tonnellate di sorgo e 6 tonnellate di triticale.
Nella foto del 14/12/2012, ovvero una settimana prima dell'attivazione dell'impianto a biogas, si vedono le trincee di stoccaggio in fase di costruzione e sprovviste di biomassa. 
Nella foto dell 27/12/2012  si notano rotoballe di paglia, come conferma l' Ufficio tecnico del Comune di Corridonia: <<Risultano depositati, in una porzione della trincea di stoccaggio, rotoballe di paglia, stoccati di mais e gambo di grano tenero macinato. [...] Le vasche di conferimenti e di stoccaggio liquami sono risultate vuote>>.
Nella foto del 29/6/2013 si continua a vedere una scarsa presenza di biomassa necessaria all'innesco della procedura di produzione di biogas.

La domanda, che abbiamo posto al Sindaco di Corridonia e ad altre Autorità, sorge spontanea: se il motore dell'impianto funziona, che cosa brucia?

Attendiamo una risposta forte e determinata come ha fatto dal Sindaco di Fano (vedi allegato) di fronte all'arroganza dell'Ente Regionale e la prepotenza di alcuni prenditori.

Siamo cittadini, non sudditi.
Il comitato







 

martedì 16 luglio 2013

La Regione Marche si preoccupa della salute dei suoi cittadini?

Giungiamo a conoscenza che l’Agenzia Regionale Sanitaria sia pronta a predisporre la convenzione con l’Università di Camerino per la costituzione del registro tumori, in base alla legge regionale 10 aprile 2012 n. 6, che istituisce l’Osservatorio Epidemiologico Regionale. 
Tale proposta costituisce uno strumento indispensabile per poter effettuare un monitoraggio e una analisi epidemiologica approfondita, utile anche per valutare le connessioni esistenti tra inquinamento e patologie come tumori e leucemie.
Attualmente il registro è in uno stato di limbo burocratico in mano al Segretario Generale della Regione Marche Dr.ssa Moroni.
Nei prossimi giorni verrà elaborata una proposta di convenzione con l’Università di Camerino che verrà sottoposta all’attenzione della Giunta Regionale Marche. 
Alla luce degli ultimi eventi, ove si è evidenziata la mancanza di questo prezioso strumento di indagine epidemiologica (centrali biogas, Inceneritore COSMARI, cementificio SACCI,..) ci auguriamo che tutti gli organi coinvolti, ivi compresi la Giunta Regionale e il Segretario Regionale, procedano alla immediata approvazione della convenzione e alla istituzione dell’ufficio preposto.
Considerato inoltre che l’avvicinarsi delle ferie estive potrebbe far slittare ulteriormente le tempistiche di entrata in esercizio, e che sono state reperite tutte le risorse finanziarie e il personale idoneo per la gestione di questo prezioso strumento, è quanto meno opportuno che si giunga ad una immediata risoluzione della questione.
Comitato Petriolo per il territorio
Comitato Salute e conservazione del territorio per Corridonia
Comitati in Rete

lunedì 8 luglio 2013

RINVIATA Audizione Commissione d'inchiesta biogas a Morrovalle 12 luglio‏

Care cittadine e cari cittadini,

da mesi stiamo vivendo uno stato di continua apprensione dovuto alla quotidiana e futura presenza di centrali a biogas nel territorio. Impianti autorizzati in contrasto al principio di precauzione, ai diritti dei cittadini, alla normativa nazionale e comunitaria.

Vogliamo essere attori e non sudditi della nostra vita collettiva e, per questo, stiamo portando avanti azioni giudiziarie e politiche volte al rispetto dei nostri diritti.
Abbiamo chiesto e ottenuto un audizione della Commissione d'inchiesta regionale sulle facili ed illegittime autorizzazione agli impianti biogas.

La commissione è d'inchiesta amministrativa e può evidenziare fatti di rilevanza penale da trasmettere alla magistratura. E' nostra intenzione fornire ai commissari tutte le nostre informazioni e opinioni sulla vicenda biogas.
L'audizione pubblica sarà venerdì 12 luglio a Trodica di Morrovalle (MC) presso l'hotel San Crispino in via Dante Alighieri 222:

Alle ore 10:30 incontro della Commissione con i Sindaci e i Comitati di Corridonia e Petriolo;
Alle ore 12:00 incontro della Commissione, i Sindaci e i Comitati sarà aperto ai cittadini del territorio.

Manifestiamo il nostro dissenso, in maniera costruttiva, relativo agli sversamenti di liquami provenienti dalle centrali a biogas di Loro Piceno e Morrovalle che hanno compromesso le falde acquifere e il sistema fluviale.
Il continuo operare fuori dalle regole da parte dei gestori di alcune centrali a biogas del territorio, vedi per ultimo il caso di Morrovalle dove il Corpo Forestale dello Stato ha rilevato l'11 giugno ulteriori irregolarità, deve essere fermato.

Siamo cittadini, non sudditi.

Il comitato

Sigilli alla centrale biogas di Morrovalle 11 giugno 2013



venerdì 28 giugno 2013

AUDIZIONE DEI COMITATINRETE DA PARTE DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA REGIONALE SUL BIOGAS

Martedi 26 Giugno u.s., la delegazione dei Comitatinrete del settore biogas-biomasse è stata ricevuta in audizione dalla Commissione d’inchiesta, costituita dal Consiglio Regionale delle Marche per l'approfondimento delle tematiche scaturite dalla questione del biogas-biomasse ed eolico.
La delegazione era composta dai Comitati di Fano, Montefelcino, Ostra, Matelica, Petriolo, Corridonia, Recanati e Monteprandone ed era rappresentativa dei Comitati di Urbino, Cartoceto ed Apiro, impossibilitati ad intervenire. Completavano la delegazione Adriano Mei, per il coordinamento, e l'avv. Raffaella Mazzi, consulente legale del Coordinamento e patrocinante legale dei Comitati biogas-biomasse.

Alla commissione tutti i comitati presenti hanno singolarmente esposto le contraddizioni, i ritardi, la mancanza del rispetto dei diritti dei cittadini e delle competenze dei Sindaci rilevati in tutto il percorso procedurale ed addebitabili non solo agli incaricati della conduzione dei procedimenti, ma anche del responsabile del settore ambiente della Regione che, benché informato, ha sempre avallato l'operato dei suoi subordinati.

Particolarmente significativo l'intervento accorato dell'enologo Potentini, di Matelica, che ha posto alla Commissione i drammatici effetti negativi degli impianti a biogas sull'agricoltura, ed in specie su quella di qualità, anche in ordine a fattori come la quantità di terreni necessari alle colture dedicate, la lievitazione dei prezzi dei terreni, la necessità di smaltimento del digestato.

Adriano Mei ha richiamato l'attenzione dei Commissari sulla necessità di procedere alla revoca di tutte le autorizzazioni rilasciate, precisando che, per quelle gestite dai Comitatinrete, tre sono di fatto risolte (Cartoceto, Urbino e Recanati, per quest'ultima manca solo la firma), per cinque non sono iniziati i lavori (Fano 1 e 2, Montefelcino, Petriolo ed Ostra), tre sono in fase terminale di costruzione (Matelica, Corridonia e Monteprandone), una è attiva (Apiro). I Comitatinrete sono convinti di riuscire a vincere tutte le vertenze, ma auspicano un intervento della Regione per la revoca, onde non aggravare ulteriormente le spese a carico di cittadini ed Enti.

Ha concluso l'avv. Mazzi, ricordando le dinamiche unitarie dei procedimenti (non rispetto delle tutele sia ambientali che attinenti i diritti, non corrispondenza dei verbali all'andamento delle sedute, sistematica ignoranza delle competenze dei sindaci in tema di salute e sanità, definizione delle fidejussioni senza asseveramento e senza un principio unitario, infrazione delle normative europee sancita peraltro dalla stessa sentenza della Corte Costituzionale, incongruenze nella gestione del digestato etc.). Ma la cosa più grave, ha proseguito l’avv. Mazzi, è che il comportamento della Regione Marche è sanzionabile dalla Unione Europea per manifeste e ripetute infrazioni alle normative.

Da qui l'auspicio a chiudere questo vulnus con la revoca delle autorizzazioni rilasciate.

I Commissari hanno posto molte domande, puntualmente soddisfatte, ed hanno visionato la documentazione cartacea, fotografica e topografica presentata dai Comitati a supporto della loro argomentazioni.
Alla richiesta della documentazione, abbiamo risposto che non tarderemo a consegnarla dopo averla completata.
Da ultimo la delegazione ha proposto alla Commissione di recarsi in Val di Chienti per constatare direttamente gli effetti degli sversamenti di due centrali e per ascoltare i Sindaci ed i cittadini del territorio colpito.
Il Presidente Massi, nel congedarci, ha espresso il suo pare favorevole a quest'ultima richiesta, da validare in sede di Commissione, e ci ha ringraziato per la mole di documentazione esibita, preziosa per la Commissione.
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